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ALEXANDRE MONNTOYA
Fin dai miei inizi sono stato attratto dalla figura umana e, nonostante abbia dipinto molte nature morte usandole come mezzo di apprendimento, ho sempre sentito un legame speciale con i momenti e ho voluto congelarli per realizzarli eterno. È così che è iniziata la mia storia d'amore con il nudo e ho usato la figura femminile e gli interni romantici come mezzo per comunicare quei sentimenti.
Con il passare del tempo, il mio interno mi ha chiesto di portare quel romanticismo e quei momenti, fuori dalle mura di una stanza. Lì è nato il mio percorso con i "fondi", dove sono andato cercando un connubio magico, un rapporto onirico tra la figura e lo sfondo dell'opera, per toccare quei punti interiori che portano sempre a sognare.
Poiché sono un artista con una mente sempre inquieta e che dà origine a tutto ciò che il mio interiore vuole esprimere, ho voluto esternare gli interiori delle persone attraverso la fase "Va de Yoes" in cui gli angeli mi hanno servito come un strumento per rappresentare l'essenza dell'essere.
Nella mia continua ricerca e senza allontanarmi dalla mia essenza, il desiderio di immortalare attimi, decido di oltrepassare la barriera del corpo ed entrare nel mondo profondo e sconosciuto delle menti. È qui che è nato “Menti e Mondi” e trovo un nuovo linguaggio che mi appassiona ancora di più, se possibile.
ANGELI
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